Discussione:
COME FUNZIONANO LE CANDELE ?
(troppo vecchio per rispondere)
Sep
2004-01-28 08:56:12 UTC
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Ciao a tutti, ho questa "strana" curiosità:
come fanno le candele a mantenere viva la fiamma per così tanto tempo?
Se prendo uno stoppino da solo si vede che brucia completamente in
poco tempo, mentre se è circondato dalla cera della candela dura molto
di più.
Cosa fa la differenza?
Forse la cera è anch'essa, in parte, combustibile?
Oppure la cera, che deve essere sciolta prima di consentire alla
fiamma di bruciare altro stoppino, rappresenta un "ostacolo"
termodinamico talmente grande da allungare notevolmente i tempi di
combustione?
Ma in questo caso non si corre il rischio di veder spegnere la candela
perchè lo stoppino è ormai totalmente combusto?
Sono proprio curioso...
Grazie a chi mi risponderà.
Ciao
Chiot
2004-01-28 10:28:31 UTC
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La seconda che hai detto - credo - dato che quando mi gioco lo stoppino a
livello della cera -perchè ho sbagliato ad accenderlo - poi non la accendo
piu.

E poi delle due è certamente la piu logica.. Se la cera fosse un
combustibile, sai che fiammata!

K
il santa
2004-01-28 11:28:59 UTC
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Post by Chiot
La seconda che hai detto - credo - dato che quando mi gioco lo stoppino a
livello della cera -perchè ho sbagliato ad accenderlo - poi non la accendo
piu.
Si fin qui ci siamo ma...
Post by Chiot
E poi delle due è certamente la piu logica.. Se la cera fosse un
combustibile, sai che fiammata!
La cera è combustibile infatti! Combustibile e non infiammabile (ossia alla
temperatura ambiente non è sufficiente un innesco per farla bruciare, come
anche il legno o la nafta per intenderci) appunto, il trucco, se sbaglio "mi
corrigerete", è che la cera fusa dal calore della combustione dello stoppino
viene assorbita dallo stoppina stesso (un cordino di cotone penso) e
raggiunge la zona della fiamma, qui la temperatura è tale che la cera
sviluppa dei gas infiammabili che mantengono viva la fiamma, man mano che la
cera viene "gassificata" altra cera risale lo stoppino.
Quindi cio' che brucia in una candela non è lo stoppino ma la cera.
Ciao
Il Santa
Roberto Rosoni
2004-01-28 12:29:20 UTC
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il santa, in data Wed, 28 Jan 2004 11:28:59 GMT, ha scritto in "it.scienza"
Post by il santa
La cera è combustibile infatti!
Esatto
Post by il santa
Combustibile e non infiammabile (ossia alla
temperatura ambiente non è sufficiente un innesco per farla bruciare, come
anche il legno o la nafta per intenderci) appunto, il trucco, se sbaglio "mi
corrigerete", è che la cera fusa dal calore della combustione dello stoppino
viene assorbita dallo stoppina stesso (un cordino di cotone penso) e
raggiunge la zona della fiamma, qui la temperatura è tale che la cera
sviluppa dei gas infiammabili che mantengono viva la fiamma, man mano che la
cera viene "gassificata" altra cera risale lo stoppino.
Abbastanza esatto, perché in effetti nessun solido e nessun liquido è
infiammabile. E' sempre la frazione allo stato vapore ad esserlo, nei
combustibili.
Come giustamente dici, il calore iniziale fonde la cera che allo, stato
liquido, risale per capillarità lungo lo stoppino. Avvicinandosi alla fiamma
la cera liquida evapora e quindi brucia, proseguendo quindi fino
all'esaurimento della cera.
Post by il santa
Quindi cio' che brucia in una candela non è lo stoppino ma la cera.
Beh, brucia anche lo stoppino, ma il suo contributo è veramente minimo.

Ciao.
--
Roberto Rosoni
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"La Cedrata": nota opera del Tassoni.
Enrico SMARGIASSI
2004-01-28 13:01:20 UTC
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Post by Roberto Rosoni
Abbastanza esatto, perché in effetti nessun solido e nessun liquido è
infiammabile. E' sempre la frazione allo stato vapore ad esserlo, nei
combustibili.
Questa e' l'opinione comune, e si trova anche in molti libri, ma non e'
completamente vera. Esistono casi - per esempio la grafite - in cui
parte della combustione avviene in fase solida. Se ne parlo' su questo
ng tempo fa.
--
Enrico Smargiassi
http://www-dft.ts.infn.it/~esmargia
Bruno Cocciaro
2004-01-28 14:13:24 UTC
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Dico la mia, che intanto e' una domanda, o e' la stessa domanda rilanciata
in altra forma, poi un tentativo di risposta:
d'accordo con quanto e' gia' stato detto, pero' ...
lo stoppino deve essere tale da poter "reggere" la situazione, cioe' deve
essere in grado di assorbire la cera liquida per capillarita' e continuare a
farlo per tutto il tempo che la cera brucia (o i suoi vapori), nonostante in
questo tempo lui (lo stoppino) sia sottoposto ad uno stress non
indifferente: una parte se ne sta tranquillamente dentro la cera lontana dal
fuoco mentre l'altra parte, immersa nel fuoco, deve continuare ad assorbire
dal basso cera liquida che, evaporando, alimenta la fiamma.
Implicito nella domanda iniziale mi sembrava ci fosse il quesito:
"Come caspita fa lo stoppino, mentre e' immerso nel fuoco, a continuare a
svolgere tranquillamente il proprio lavoro? Se invece dello stoppino comune
mettessimo un qualunque altro materiale capace di assorbire cera liquida la
candela funzionerebbe ugualmente?"
Io ipotizzo una risposta:
in realta' lo stoppino non brucia, o almeno, non brucia finche' riesce ad
essere imbevuto di cera liquida. Lo stoppino (la parte imbevuta di cera) si
trova alla temperatura di evaporazione della cera, e a tale temperatura non
brucia, non bruciando puo' continuare ad assorbire la cera liquida. Ne segue
che, se si cambia materiale per costruire lo stoppino puo' darsi benissimo
che la candela non funzioni piu'.

Ciao.
--
Bruno Cocciaro
--- Li portammo sull'orlo del baratro e ordinammo loro di volare.
--- Resistevano. Volate, dicemmo. Continuavano a opporre resistenza.
--- Li spingemmo oltre il bordo. E volarono. (G. Apollinaire)
Enrico SMARGIASSI
2004-01-28 14:22:46 UTC
Permalink
Post by Bruno Cocciaro
essere imbevuto di cera liquida. Lo stoppino (la parte imbevuta di cera) si
trova alla temperatura di evaporazione della cera, e a tale temperatura non
brucia,
Mi sembra un'osservazione giusta. Suppongo anche che il cuore della
fiamma di una candela sia relativamente povero di ossigeno, usato nella
combustione in una parte piu' esterna, e pertanto brucia poco o per nulla.
--
Enrico Smargiassi
http://www-dft.ts.infn.it/~esmargia
csvv
2004-01-29 13:37:50 UTC
Permalink
Post by Bruno Cocciaro
Ne segue
che, se si cambia materiale per costruire lo stoppino puo' darsi benissimo
che la candela non funzioni piu'.
Se vi interessa, anni fa volevo liquefare la cera
dentro ad una pentola.
e dentro alla pentola, oltre alla cera
c'erano pure dei sassi.

Ebbene, raggiunta una certa temperatura
tutta la cera prese fuoco
e continuava ad ardere (non c'erano stoppini)

Per spegnerla
ho versato dentro alla pentola
dell'acqua.
Peggio di prima.
l'acqua spariva in una grossa fiammata
Agostino Nevermore©
2004-02-01 14:23:36 UTC
Permalink
Il Thu, 29 Jan 2004 13:37:50 GMT, csvv disturbandomi mentre nitravo
Post by csvv
Se vi interessa, anni fa volevo liquefare la cera
dentro ad una pentola.
e dentro alla pentola, oltre alla cera
c'erano pure dei sassi.
Ecco, pessima idea, la cera liquida e' molto infiammabile, deve essere
sciolta sopra un fornello elettrico e mantenuta APPENA sopra il punto
di fusione..
Versare acqua sulla cera e' inutile, la cera galleggia..
-- -- -- -- -- -- -- -- -- --
Agostino Nevermore
Gordan
2004-02-01 15:22:47 UTC
Permalink
Post by Agostino Nevermore©
Versare acqua sulla cera e' inutile, la cera galleggia..
La mia impressione
e' che l'acqua si scindesse immediatamente
in ossigeno ed idrogeno
percio' provocava grandi fiammate
finite le quali l'accqua non c'era piu'
Agostino Nevermore©
2004-02-04 23:41:50 UTC
Permalink
Il Sun, 01 Feb 2004 15:22:47 GMT, Gordan disturbandomi mentre nitravo
Post by Gordan
La mia impressione
e' che l'acqua si scindesse immediatamente
in ossigeno ed idrogeno
percio' provocava grandi fiammate
finite le quali l'accqua non c'era piu'
no, la pirolisi dell'acqua avviene a temperature MOLTO alte, non certo
quelle della fusione della cera o della sua ebollizione! =)
-- -- -- -- -- -- -- -- -- --
Agostino Nevermore
Elio Fabri
2004-02-05 20:01:19 UTC
Permalink
Post by Agostino Nevermore©
Post by csvv
Se vi interessa, anni fa volevo liquefare la cera
dentro ad una pentola.
e dentro alla pentola, oltre alla cera
c'erano pure dei sassi.
Ecco, pessima idea, la cera liquida e' molto infiammabile, deve essere
sciolta sopra un fornello elettrico e mantenuta APPENA sopra il punto
di fusione..
Versare acqua sulla cera e' inutile, la cera galleggia..
E' assai peggio che inutile: la cera fusa puo' essere a una
temperatura superiore a quella di eboliizine dell'acqua.
Versandoci sopra l'acqua, questa evapora istantaneamente, e le bolle
di vapore che scoppiano fanno schizzare la cera tutt'intorno.
Se si fa l'operazione sopra una fiamma libera, e' il modo sicuro per
avere una bella fiammata, e magari anche per bruciarsi capelli,
sopracciglia, ecc.
Lo so perche' ricordo di averlo fatto, da ragazzo...

Pero' sono esperienze utili: se uno sopravvive :) il ricordo gli
rimane per la vita :-)

P.S. Non c'e' bisogno della cera: la stessa cosa si puo' fare versando
acqua in un padella con olio bollente.
------------------------------
Elio Fabri
Dip. di Fisica - Univ. di Pisa
------------------------------

Bruno Cocciaro
2004-01-28 13:52:17 UTC
Permalink
se sbaglio "mi corrigerete"
Beh ma la citazione esatta e' "se sbaglio mi corigerete" con una "r" sola,
peraltro in accordo con lo slang romano, no?
Ciao
Il Santa
Ciao
--
Bruno Cocciaro
--- Li portammo sull'orlo del baratro e ordinammo loro di volare.
--- Resistevano. Volate, dicemmo. Continuavano a opporre resistenza.
--- Li spingemmo oltre il bordo. E volarono. (G. Apollinaire)
Sep
2004-01-28 14:28:32 UTC
Permalink
Ora è chiaro, grazie!
La mia seconda ipotesi (cera vista solo come "ostacolo" termodinamico
che rischiava però di far spegnere la candela per totale combustione
dello stoppino) in effetti avvalorava la prima (cera anch'essa
combustibile), ma ora mi hai dato la conferma unita alla spiegazione
dettagliata.
Grazie ancora.

p.s: ogni altro intervento sull'argomento è bene accetto: sono cmq
molto curioso di leggerlo!!!
Peltio
2004-01-28 16:37:12 UTC
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"Sep" ha scritto
Post by Sep
p.s: ogni altro intervento sull'argomento è bene accetto: sono cmq
molto curioso di leggerlo!!!
Potresti allora leggere l'intervento di Micheal Faraday.
Cerca in rete "Faraday" e "chemical history of a candle", dovresti trovare
un suo saggio in cui usa la combustione di una candella per spiegare un po'
di cosucce sulla chimica nota ai suoi tempi (1860)

Anzi no, non cercarlo più. Ho qui l'indirizzo:
http://www.fordham.edu/halsall/mod/1860Faraday-candle.html

saluti,
Peltio
che confessa di non averlo letto, ma appena ha un monitor che non
sfarfalla...
Giancarlo Albricci
2004-01-29 18:04:23 UTC
Permalink
"Sep"
Post by Sep
p.s: ogni altro intervento sull'argomento è bene accetto: sono cmq
molto curioso di leggerlo!!!
buon materiale lo trovi anche qui:
http://www.vialattea.net/esperti/chim/combustione.html

ciao
Giancarlo
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