Post by fuzzyhttp://voiceofrussia.com/2013_10_19/Fukushima-situation-calls-for-international-emergency-work-expert-0809/
"la situazione nella centrale nucleare di "Fukushima" è tale da
richiedere l'emergenza internazionale"
Strano che questa volta sia la Voice of Russia, in pratica la rete di Stato,
in questo caso il suo sito.
Sappiamo che almeno l'antinuclearismo storico e' stato finanziato dal KGB
(per contrastare tentare di contrastare la crescita' dell'armamento atomico
occidentale ed in specie degli Stati Uniti), ma uscire cosi' allo scoperto ?
Prima di tutto, il trizio: esso decade emettendo una particella beta ed
un neutrino. Le particelle beta sono sostanzialmente innocue, perche'
nell'aria percorrono solo 6 mm, quindi per contaminazione esterna il
trizio, per fare male deve essere direttamente in contatto con la
pelle delle persone. Ed in ogni caso, al massimo "brucia" la cornea
superificiale, perche' la radiazione beta non riesce neanche e penetrare
la cornea morta della pelle.
L'altro rischio e' quello di inghiottire acqua composta da trizio al
posto dell'ordinario idrogeno. Ma l'unico percorso di questa acqua
"radioattiva" e' che si mangi qualcosa di contaminato, per esempio
pesci che nuotano nell'oceano. Ma le quantita' in gioco di quella
fuga altamente radioattiva, si misura in pochi metricubi e quindi
si diluisce fortemente una volta nell'acqua dell'oceano. Ergo
qualsiasi pesce che nuoti davanti alla centrale sarebbe solo
debolmente contaminato dal trizio inghiottito.
In quanto agli operatori, gli unici a rischio, avendo strumenti di
controllo addosso, con un tale livello di contaminazione, sarebbero
subito allertati, prima che ci siano problemi.
Tutto questo riguarda solo l'acqua che viene continuamente ciclata,
decontaminata e poi riciclata per il raffreddamento dei noccioli ed
il materiale deposto sotto.
Poi c'e' la faccenda dell'acqua di falda che continua a lambire, affiorando,
i basamenti contaminati dei locali contaminati e che e' quella che viene
continuamente pompata ed accumulata per non lasciarla andare nell'oceano.
In realta' non sarebbe cosi' drammatico, perche' e' debolmente contaminata,
ma il risorgente antinuclearismo e l'isteria politica rende fuori
discussione limitarsi a ridurre l'entita' del problema.
In ogni caso leggiamo:
"They’ve built a border dyke 100 metres deep, but subterranean waters are
deeper still."
[Hanno costruito una frontiera diga di 100 metri di profondità, ma le
acque di falda sono ancora più profonde.]
Quando ho letto questo mi e' venuto il dubbio che le intenzioni dell'autore
siano pretestuose. Scusate, ma se l'acqua di falda viene tenuta a 100 metri
dalle fondamenta, chi se ne frega se continua a fluire nell'oceano ?
Non e' contaminata!
Pero' condivido l'esasperazione:
"I can’t make out just why the Japanese are reluctant to take strong
measures. Japan is clearly unable to cope with the situation on its own,
so what’s needed is an international emergency effort."
[Io non riesco a capire proprio perché i giapponesi sono riluttanti ad
adottare misure forti. Il Giappone è chiaramente incapace di affrontare
la situazione da solo, così ciò che è necessario è uno sforzo
internazionale di emergenza]
Con una parziale correzione: non e' il Giappone ad essere "incapace",
bensi' la TEPCo. Semmai il "Giappone" e' riluttante a prendere in mano
la faccenda.
Peccato che dopo questa interessante accusa al Giappone, l'autore divaghi
nel resto dell'articolo su cosa fare delle scorie radioattive.
Come la vedo, in effetti la TEPCo pare un po' "imbranata".
Per esempio, una delle tante possibilita' tecniche per prendere il toro
per le corne, e' allagare (semplice acqua) totalmente la struttura di
contenimento all'interno cui si trovano i reattori (sigillando tutte
le crepe o aperture da cui possa sfuggire). Questo fornisce
un efficace schermo per potere poi operare con manipolatori a distanza,
tipo quelli usati per recuperare materiali dalle profondita' marine e,
dopo avere finalmente visionato chiaramente la situazione, iniziare a
prelevare, pezzo per pezzo le barre di combustibile sfasciate o fuse.
Quale e' il problema ? Evidentemente e' troppo costoso per le attuali
disponibilita' delle TEPCo. Infatti, la TEPCo, come tutti gli altri
operatori giapponesi, cominciano ad avere problemi di cassa. Motivo ?
Non i risarcimento del disastro, per quello la TEPCo ha usato le riserve,
ma la cassa dipende dal flusso attuale di contante.
Il problema e' il combinato disposto di due fattori:
- l'isteria antinucleare che ha costretto quasi tutti gli operatori a
passare pesantemente al costoso combustibile fossile
- l'impossibilita' di passare questi maggiori costi ai consumatori,
perche' la tariffe in Giappone sono controllate (tipo quando in
Italia c'era il prezzo CIP per le tariffe ENEL), perche' gli
aumenti concessi sono stati striminziti (prima per motivi politici
da parte degli antinuclearisti, che non volevano spaventare
consumatori che sembravano sbandare contro il nucleare e poi per
paura di mettere in crisi la ripresa delle aziende private)
E quindi TEPCo sta in sostanza vivendo alla giornata. E capisco
l'esasperazione dei russi, perche' questa "agonia" di un non disastro sta
trasformando Fukushima in una specie di tragedia greca e dando una
pessima immagine al nucleare, quando l'evento di Fukushima poteva
invece mostrare come una vera catastrofe nucleare non e' riuscita
a creare una altrettanto catastrofe nucleare, tipo Chernobyl.
Ed a questo punto, c'e' da domandarsi se il primo ministro Abe e'
veramente a favore della ripresa del nucleare, o meglio se nel suo
partito la corruzione della lobby antinucleare (leggi = rivenditori
di carbone, gas e petrolio) e' gia cosi' infiltrata da toglierli
spazio di manovra (in questo caso, intervenire con la forza dello
Stato per togliere la TEPCo dalla situazione in cui e' stata cacciata
da due primi ministri che lo hanno preceduto.
Mi ricorda il giochetto fatti in Italia contro il solare termodinamico:
prima se legano le gambette al concorrente, poi si dice: "Avete visto
che non c'e' l'ha fatta contro il fotovoltaico, ergo abbiamo fatto
bene a tagliarli le gambe per favorire il fotovoltaico".
E le stelle stanno a guardare ...