Post by G. PaoloQualche anno fa G. Paolo Vanoli, Giornalista pubblicista, Consulente in
Scienza della Nutrizione e Medicine Biologico Naturali, ideatore di
www.mednat.org, affrontava così le ipotesi lanciate dalla ricerca
scientifica del legame presunto tra autismo e vaccinazioni.
IMMUNODEPRESSIONE da VACCINO:
VACCINI e MALATTIE GRAVI
Abstract:
"le vaccinazioni sono indicate come uno fra i candidati ambientali che
contribuiscono agli immuno-processi che possono portare piu' tardi al
diabete di tipo I. (.)
Concludiamo che la vaccinazione HIB (antiHaemophilus B) puo' avere
un'effetto
stimolante policlonale non specifico che aumenta la produzione di GADA e di
IA-"A.
Questo potrebbe essere importante nella circostanza in cui la
immuno-risposta correlata alle cellule beta sia attivata da altri
meccanismi".
In pratica i ricercatori danno una spiegazione del meccanismo che si
attiverebbe dopo la vaccinazione in relazione al manifestarsi del diabete.
Nel marzo 1999 su "Drug Safety", compare un articolo dei ricercatori del
Dipartimento di Virologia dell'ospedale universitario di Tampere, Finlandia,
Gli autori partono evidenziando che studi su animali hanno mostrato la
possibilita' che le vaccinazioni possano influenzare la patogenesi del
diabete insulinodipendente.
Parlano poi della vaccinazione antiparotite e persino dell'antipolio,
concludendo che la correlazione fra diabete e vaccinazioni NON puo' essere
esclusa.
E' chiaro come tutte queste evidenze scientifiche non possano essere
ignorate ulteriormente, ed e' evidente anche come non possa bastare la
pubblicazione di un articolo su di una rivista scientifica che neghi
qualsiasi correlazione per chiudere un'argomento tanto spinoso, complesso ed
importante.
Soprattutto diventa necessario poter valutare l'attendibilita' della fonte
da cui proviene quell'informazione, poiche', come gia' diffusamente spiegato
in precedenza, il conflitto di interesse ormai permea parte della ricerca
scientifica !
Vi e' poi un altro grande "capitolo" che si puo' aprire riguardo i
potenziali legami fra vaccinazioni e patologie gravi e riguardo il cancro.
Verra' in seguito illustrata, nella trattazione del vaccino per la polio la
correlazione fra il virus SV40, passato all'uomo attraverso il vaccino per
la polio e diverse forme di cancro; ma vi e' dell'altro:
Innanzitutto le stesse case farmaceutiche dichiarano e trascrivono sulle
schede tecniche della maggior parte dei vaccini come non si sia provveduto
a testare e valutare in questo senso i vaccini stessi, nemmeno sugli
animali.
NON vengono cioe' effettuati studi per sapere e scoprire se i vaccini (che
oggi sono sempre piu' spesso sono prodotti geneticamente modificati) possono
favorire l'insorgenza del cancro o provocare mutazioni genetiche (come
dimostrano invece gli studi del dott. M. Montinari - Bari, Italy, 1996).
Riportiamo i passi di alcune schede tecniche di diversi vaccini:
La frase: "NON e' stato valutato per questo vaccino il potenziale
carcinogenico, mutagenico ed i potenziali danni sulla fertilita'", si legge,
per esempio, nelle schede dei seguenti vaccini:
Attenuavax (vaccino per il Morbillo della Merck)
ComVax della Merck (antihaemophilus B coniugato con proteina meningococcica
e per l'epatite B
MMR II (vaccino trivalente per il morbillo, parotite, rosolia, della Merck)
MMVax (bivalente per il morbillo, parotite della merck)
Meruvax (vaccino per la rosolia della Merck)
Mumpvax (vaccino per la parotite, della Merck)
PedVax (vaccino antihaemophilus B coniugato con proteina menginococca, della
Merck)
Proquad (vaccino quadrivalente per il morbillo, parotite, rosolia,
varicella, della Merck)
Boostrix (vaccino acellulare per difterite, tetano, pertosse, della
GlaxoSmithKline - GSK)
EngerixB (vaccino per l'epatite B, della GSK)
Fluarix (vaccino per l'influenza, della GSK)
Havrix (vaccino per l'Epatite A, della GSK)
Infanrix (vaccino trivalente acellulare per difterite, tetano, pertosse,
della GSK
Pediarix (vaccino per la difterite, tetano, pertosse acellulare, epatite B,
polio, della GSK)
Twinrix (vaccino per l'epatite A e B, della GSK)
Menactra (vaccino trivalente per menginococco coniugato con polisaccaride
difterico e tetanico, della Aventis -Pasteur)
Flumist (vaccino per l'influenza, della Medimmune Vaccines)
Tetramune (vaccino quadrivalente per la difterite, tetano, pertosse,
haemophilus B, della Wyeth Ayerst Lederle)
Vaqta (vaccino per l'epaitite A, della Merck
Varivax (vaccino per la varicella, della Oka, Merck)
Prevnar (vaccino eptavalente: pneumococcico coniugato con proteina
difterica, della Wyeth Lederle)
Yf-Vax (vaccino per la febbre gialla, della Aventis-Pasteur)
Altre schede tecniche riportano frasi leggermente differenti ma con lo
stesso significato:
Per il Tentacel (vaccino per l'haemophilus coniugato con proteina tetanica,
della Ventis-Pasteur si legge: " Nessuna valutazione e' stata fatta rispetto
al potenziale carcinogenico e mutagenico".
Adaxcel (vaccino trivalente, per la difterite, tetano, pertosse acellulare,
della Aventis-Pasteur) si legge: " NON sono stati effettuati studi con
aducel per valutare il potenziale carcinogegenico e mutagenico ed i danno
potenziali alla fertilita' ".
Vivotif (vaccino per il tifo, della Berna) si legge: " Studi a lungo termine
sugli animali con vivotif non sono stati fatti per valutare il potenziale
carginogenico e mutagenico ed i potenziali danni alla fertilita' ).
Rabavert (vaccino per la rabbia, della Chiron) si legge: " Studi a lungo
termine con Rabavert non sono stati effettuati per stabilire il potenziale
carcinogenico e mutagenicio ed i potenziali danni alla fertilita').
Fin qui e' chiaro quanto ancora non si sa: evidentemente non si puo'
assolutamente escludere cio' che non e' stato studiato, ne' cercato, TANTO
PIU' SE IN LETTEREATURA SCIENTIFICA EMERGONO PERIODICAMENTE E DA ANNI,
OSSERVAZIONI E STUDI CHE LASCIANO SUPPORRE LE CORRELAZIONI !
Nel 1997 i ricercatori del dipartimento di epidemiologia e biostatistica
della facolta' di medicina dell'Universita' di San Francisco (CAL, USA)
hanno analizzato fra il 1988 ed il 1995 una popolazione di 1593 soggetti con
lifoma NON-Hodgkin e 2515 soggetti come gruppo di controllo ed e' emerso che
uno dei fattori di aumento del rischio di linfoma Non-Hodgkin era la
vaccinazione per la poliomielite ricevuta al di sotto dei 10 anni di eta'.
Tre anni piu' tardi, nel 2000, un'analoga conclusione fu raggiunta da alcuni
ricercatori dell'Isituto di ricerche farmacologiche "Mario Negri" di Milano,
Italy; anch'essi avevano appurato come la vaccinazione per la poliomielite e
quella per la tubercolosi fossero fattori che facevano aumentare il rischio
di linfoma Non-Hodgkin.
Nel 2004 viene pubblicato il risultato di un'altro studio condotto in
Germania fra il 1999 ed il 2003 su 700 malati di linfoma Hodgkin e
NON-Hodgkin con un gruppo di controllo di altri 700 soggetti.
Una diminuzione del rischio di linfoma e' stata associata al fatto di aver
avuto il morbillo e/o la pertosse, mentre un aumento del rischio di linfoma
e' stato associato alla vaccinazione per la tubercolosi.
Anche andando indietro negli anni si trovano studi e dati che attestano come
diversi osservatori in diverse situazioni abbiano rilevato l'esistenza di un
legame fra vaccinazioni e cancro.
Il limite e' che questo filone di studio NON e' stato percorso ed i dati non
sono stati mai organizzati dalla scienza medica convenzionale, eppure
esistono ed eccone un'assaggio:
Gia' negli anni 50' e 60' si registrarono casi di cancri maligni in
seguito a vaccinazioni per il vaiolo, si trattava di forme tumorali
particolarmente aggressive che si manifestavano nelle vicinanze del luogo in
cui avveniva la cosiddetta "scarificazione", cioe' l'incisione con uno
strumento medico affilato imbevuto di virus vaccinico.
Vennero registrati anche casi di carcinomi squamosi, tumori della pelle,
melanomi, maligni, epiteliomi a cellule basali anche a distanza di tempo
dalla vaccinazione stessa.
Fino a che uno studio del 1976 individuo' la capacita' carcinogenica del
virus vaccinico del vaiolo, cioe' la capacita' di questo virus vaccinico di
provocare il cancro nell'uomo.
Quattro anni dopo viene osservato anche l'epitelioma a cellule basali nel
sito in cui era avvenuta la "scarificazione" della vaccinazione per la
tubercolosi.
Le segnalazioni seppur isolate e mai correlate fra loro, si susseguono negli
anni. Ma continuano a NON essere svolti ne' richiesti studi approfonditi e
metodologicamente significativi.
Nel 1960 viene documentato lo sviluppo di linfoma di Hodgkin in conseguenza
alla vaccinazione per il vaiolo, nel 1963 : carcinoma a cellule basali dopo
vaccinazione per la tubercolosi.
Nel 1964 idradenoma ancora dopo vaccinazione per la tubercolosi
Nel 1965 leucemia acuta dopo vaccinazione per il vaiolo e coma in un bambino
dopo 15 giorni dal vaccino per la polio, che rivela un'acuta leucomi.
Il problema, in quegli anni, non viene pero' del tutto sottovalutato,
tant'e'
che nel 1968 viene pubblicato un'articolo, rimasto caso pressoche' isolato,
tal titolo significativo: " Tumori maligni come complicanza della
vaccinazione".
Verso la meta' degli anni 60' comincia in quasi tutti gli stati
industrializzati, la campagna di vaccinazione per la poliomielite e qualche
anno dopo, come peraltro vedremo nelle successive pagine, emerge che la
vaccinazione per la polio rappresenta un fattore che aumenta il rischio di
linfomi e leucemie.
Nel 195 viene pubblicato uno studio finlandese, nel quale si attesta come il
vaccino per la polio comporti un'aumento del rischio per la leucemia e
l'anno
successivo viene documentata linfadenite postvaccinica trasformatasi in
linfoma di Hodgkin
A partire dagli anni 90' questo genere di pubblicazioni scientifiche e'
diminuito..sarebbe interessante sapere da cosa dipende questo fenomeno:
1 - da una minore attenzione verso il problema ?
2 - dalla necessita' di non far calare un cosi' importante punto
interrogativo sulla ormai consolidata pratica delle vaccinazioni di mass ?
3 - dalla totale scomparsa di casi simili ?......
Bibliografia:
Medical History and Risk of Hodgkin's and Non-Hodgkin's lynfoma - "European
Journal of cancer prevention", Febb. 2000
Population-based study of Lynfoma in Germany: rational study design and
first results - "Leuk. Res." Lug. 2004
Squamous carcinoma on vaccination scar - "South African Mwedical Journal",
26 Magg 1956
Skin Cancer in smallpox vaccination scars: a report of five cases -
"Cardiologia", Magg 1960
Malignant melanomas in smallpox vaccinations scars : report of six cases -
Archives of Dermatology" - IMJ III Med. J., Dic. 1975
Vaccinia virus: the possibilities of its oncogenicity in Humans, - "Cancer
Lett." Mar 1976
In questo abstract si legge che:
Contrariamente a quanto in precedenza accettato, secondo cui il virus
vaioloso si replica nel citoplasma solo di un limitato target di cellule, i
dati che si vanno raccogliendo mostrano che il genoma virale rimane nel
nucleo per un periodo limitato. Questo insieme ai molti casi dove e' stata
sospettata o stabilita una stretta correlazione fra cancro della pelle e
vaccinazione, suggerisce che il virus vaccinico possa agire come virus
oncogenico nell'uomo.
Tratto dal Libro: Vaccinazioni fra Scienza e Propaganda - Editore "il Leone
Verde"
By C. Benatti, F. Ambrosi, C. Rosa
Commento NdR: Quello che non si vuole ammettere anche in questi studi e' che
i vaccini, oltre a presentare sicuri rischi per certe malattie come
indicato, destabilizzano anche e non solo il sistema immunitario di tutti i
soggetti vaccinati e quindi TUTTI i vaccinati sono a rischio di patologie
anche gravi nel tempo, perche' i virus vaccinali che si insediano nelle
cellule inquinano il plasma endocellulare e quindi modificano la
funzionalita' della cellula e dei mitocondri alterando anche il loro
patrimonio genetico e questi virus vaccinali pur rimanendo per breve tempo
nel nucleo della cellula, rilasciano comunque ed istantaneamente la loro
informazione patologica al DNA nucleico, generando nel tempo, anche dopo
anni, varie e gravi patologie, non piu' facilmente riconducibili alla
vaccinazione subita anni prima, oppure trasmettendo alla prole attraverso il
proprio DNA ormai "mutato" alla prole !
ImmunoDepressione dai Vaccini (Squilibrio immunitario Th2 a seguito di
vaccinazioni)
Bisogna sapere che un aspetto assolutamente certo e riscontrabile in tutte
le vaccinazioni consiste nella soppressione post-vaccinale delle difese
immunitarie, con un massimo di caduta dei livelli di linfociti 10 giorni
dopo l'inoculazione.
Un vaccino diminuisce l'immunità mediata da linfociti del 50%, 3-4 vaccini
insieme del 70%.
Ormai (anno 1999) sono una norma 3 vaccini nella stessa iniezione (NdR: dal
2004 la trivalente e' "sparita" dal commercio ed e' stata imposta
l'esavalente che contiene anche vaccini facoltativi...), il tutto ripetuto
in tre dosi successive a distanza di qualche mese. I vaccini riducono il
numero di globuli bianchi, la capacità fagocitante dei neutrofili
polimorfonucleari, la vitalità dei linfociti, la segmentazione dei
neutrofili (Robin, 1997)
"Il vaccino attenuato del morbillo produce soppressione immunitaria che
contribuisce ad un aumento di suscettibilità ad altre infezioni.
Recentemente vaccini antimorbillo ad elevato titolo sono stati correlati a
mortalità a lungo termine dei soggetti vaccinati" (Auwaeter, 1996)
Nel 1989 fu creato un tipo di vaccino per il morbillo altamente concentrato
e quindi potenzialmente immunizzante più a lungo o meglio. Raccomandato
dalla OMS, fu sperimentato da 1500 bambini di un quartiere di Los Angeles
che su bambini del Messico, Haiti ed Africa.
Fu rivelato che i bambini iniettati con tale prodotto stavano morendo in
gran numero. Le bambine africane, cui nell'esperimento fu somministrata una
dose doppia rispetto a quella dei bambini, avevano una mortalità
significativamente maggiore di quella dei bambini.
Nel 1992 l'OMS ritirò tale vaccino dal mercato. Il super-vaccino creato per
il morbillo nel 1989 risultò causare una super-soppressione del sistema
immunitario.
Le vaccinazioni spingono l'organismo verso un rilascio di citochine
infiammatorie e un eccessivo generalizzato utilizzo di effettori Th2 (cioè
allergie e tendenza ad autoimmunità). Questo fenomeno lo possiamo vedere
anche nelle cavie di laboratorio: con le vaccinazioni sale il livello di
allergie. Numerosi dati sono disponibili che mostrano che rinite allergica,
asma bronchiale allergico, dermatite atopica, rappresentano il risultato di
uno stato eccessivo Th2, con risposta nei confronti di antigeni ambientali
altrimenti innocui. Le vaccinazioni spostano l'equilibrio Th1/ Th2
(rispettivamente il braccio e la mente del sistema immunitario) verso la
predominanza di Th2.
Con la vaccinazione si tira per il collo una parte immunitaria, tale che
pavimenta la strada per un organismo con allergie [Muhlemann 1996, Reizis
1987, Goldman 1966].
Durante più di un secolo è stata nota questa correlazione [Petov 1930, Kong
1953, Jocquelin 1955, Hopper 1961, Bakanov 1968, Hannik 1969, Oricchio 1971,
Delarue 1972, Fischmeister 1974, Schreurs 1980, Steinman 1982, Lohiya 1987,
Yamane 1988, Aggerbeck 1995, Naito 1995, Mark 1995, Dannemann 1996, etc.].
Questo fenomeno patologico non è nemmeno più in questione, gli scienziati
delle varie università ora lo discutono alla luce del sole, Martinez [1997],
Blumberg [1991], Dankova [1993] e tanti altri si chiedono: cosa si può fare
e pensare per avere vaccinazioni che non squilibrino il sistema immunitario
?
Per parlare di attivazione autoimmune (malattie inguaribili) di solito si
devono attendere i tempi per l'attivazione dell'HLA. Il meccanismo di questo
è spiegato da Marichal [1990]: la fase di immunosoppressione precede sempre
la fase di innesco dell'autoimmunità. E' possibile spiegare questo con una
metafora. Nel caso di una città fortificata con 20 porte nelle mura, prima
il nemico era stato tenuto a distanza, molto fuori città; poi l'imponenza e
il reiterarsi degli assalti conducono ad un assedio ed infine il controllo
delle mura diventa carente, per esempio la maggior parte delle porte
rimangono incustodite. Allora la difesa viene affidata principalmente
all'opera della polizia municipale all'interno delle mura. Ma questa polizia
in città, che ora controlla le carte d'identità dei passanti, diventa così
oberata di lavoro, influenzata o ingannata da forestieri, che impazzisce e
non riconosce più neanche le carte d'identità dei propri cittadini
(AUTO-ANTICORPI!). In una situazione normale (le porte della città ben
presidiate), le forze di polizia municipale (l'HLA della nostra metafora)
adempiono a ben altri e più tranquilli compiti, cioè la presentazione dei
peptidi alle cellule immunocompetenti o, rimanendo nella nostra metafora,
dirigono il traffico e sono uno strumento cui la pubblica amministrazione
affida compiti anche burocratici.
La ricchezza qualitativa e quantitativa di determinanti di membrana del
sistema immunitario può essere sinteticamente rappresentata come segue. Le
cellule più semplici faranno nel nostro organismo il lavoro di primo livello
con gli intrusi neutralizzandoli se non particolarmente aggressivi e non
presenti in quantità eccessiva: a questo livello, difesa e digestione si
confondono nella stessa nozione-funzione di fagocitosi, come avviene negli
esseri unicellulari. In caso che sia richiesto un impegno più consistente,
l'aggressore entrerà in contatto con cellule maggiormente specializzate, i
linfociti T, i linfociti B e le cellule da essi prodotte (immunoglobuline,
etc.).
I linfociti T (comparsi per la prima volta con gli invertebrati) sono la
nostra cavalleria, hanno azione "citotossica" verso gli intrusi. I linfociti
B (comparsi nei vertebrati) sono dei veri e propri luogotenenti ognuno dei
quali dispone di artiglieria o arcieri: sono capaci di combattere
l'avversario
a distanza. Cellule specializzate inglobate da fette di tessuti, con compito
di riconoscimento e smistamento immunitario, si formano in tutto il corpo
(per es. la glia).
Nel bimbo piccolo, fino a quando alcune cellule non si siano specializzate e
alcune strutture affinate, l'immunità è affidata completamente alle difese
di primo livello, es. i suoi natural killer [Kimman 1989]. In questo momento
non è proprio possibile permettere una carenza di minerali, su cui questo
tipo di immunità è super-dipendente.
Raul Vergini [1994] presenta innumerevoli testimonianze risalenti ad
un'esplosione
di magnesioterapia in Francia intorno al 1900, con una efficacia incredibile
per le malattie infettive: (dell'essere umano): difterite, poliomielite,
tetano, pertosse, morbillo, rosolia, parotite, scarlattina, bronchiti, etc.
etc., (dei bovini) febbre aftosa, brucellosi, bronchite verminosa, diarrea
bianca dei neonati, enteriti acute e croniche, mastite post-parto, aborti in
mucche gravide infette; (equini) adenite equina, tifosi; (dei suini)
broncopolmonite; (dei conigli) coccidiosi; (dei polli) colera dei polli,
peste aviaria, tifosi aviaria, difterite aviaria, polmonite; anche gatti e
cani ne beneficiano come terapia per cimurro, tifo, gastroenterite infettiva
e per malattia di carré, piroplasmosi, enteriti infettive.
Le malattie infettive venivano spente mano mano che si riforniva l'organismo
di cloruro di magnesio.
Il meccanismo coinvolto in queste guarigioni è un'esaltazione,
magnesio-dipendente, della chimica dei macrofagi [Kubena 1989 e 1990]. Uno
stato infettivo acuto altro non fa che depauperare progressivamente le
riserve di magnesio della cellula (per cui si somministra magnesio e si
supera meglio e in fretta l'infezione).
Nel bimbo piccolo, non essendo ancora completato il quadro delle risorse,
mettere tanti luogotenenti è molto più pericoloso di non averne. Perché se
questi iniziano a dare ordini senza un esercito che sia stato messo in
correlazione con essi, gli ordini inevasi vanno ai tessuti specializzandi in
fase immatura o finiscono direttamente all'HLA. Per questo l'organismo non
vuole reazioni infiammatorie in questa fase della vita!
La vaccinazione è una deviazione sostanziale dai programmi del DNA ed è ben
documentato che l'organismo ne esce più impoverito di prima (vedi
alterazione della solfatazione, ipo-magnesemia, etc.).
Inoltre, le possibilità che l'evento tossico vaccinazione agganci l'HLA o i
tessuti nervosi sono sostanzialmente più elevate quando parliamo dei primi
due o tre anni di vita !
By Lorenzo Acerra (Federazione del COMILVA)
Il dottor Stephen J. Seligman, immunologo del New York Medical College,
lancia un'allarme: un vaccino contro una patologia provocata da flavivirus,
come il West Nile virus e la febbre gialla, potrebbe dar vita ad altre forme
virali contro le quali la comunità scientifica si troverebbe impreparata.
Questo vaccino potrebbe generare una combinazione fra il virus della febbre
Dengue e il virus della febbre gialla. Questo è un rischio che potrebbe
manifestarsi spontaneamente in quanto questi vaccini sono composti da virus
virulenti, per cui degli agenti infettivi si potrebbero ricombinare fra loro
e anche con altre specie di virus, facendo nascere nuove tipologie virali
sconosciute.
Il sistema immunitario ha due funzioni separate e in equilibrio tra di loro,
Th1 e Th2.
Con Th1 è indicata l'immunità mediata da fagociti, primaria difesa contro
funghi, virus e protozoi; con Th2 è indicata l'immunità umorale indipendente
dai fagociti (IgE, IgM, IgG), che produce anticorpi specifici.
Th2 rappresenta la memoria e il riconoscimento delle sostanze estranee.
Se paragonassimo le sostanze che vengono a contatto con il sistema
immunitario al cibo che si sta per mangiare, Th2 sarebbe l'impatto
sensoriale, il riconoscimento visivo e la memoria di un cibo. Th1 sarebbe
invece il processo di digestione ed espulsione del cibo.
Alla base di ogni problema immunologico c'è uno squilibrio tra le funzioni
Th1 e Th2. La risposta davanti ad uno stesso stimolo può essere sia Th1 che
Th2, dipende dallo stato immunologico della persona. Predominanza di Th2
significa risposta allergica (elevati IgE, IgM) o malattia autoimmune
cronica (auto-anticorpi).
Il processo Th1 di distruggere, digerire ed espellere antigeni estranei dal
corpo è noto come "risposta infiammatoria acuta", i cui classici segnali
sono: febbre, dolore, fuoriuscite di muco o pus, diarrea.
Le vaccinazioni spostano l'equilibrio Th1/ Th2 verso la predominanza di Th2.
I vaccini riducono il numero di globuli bianchi, la capacità fagocitante dei
neutrofili polimorfonucleari, la vitalità dei linfociti, la segmentazione
dei neutrofili. Il livello di produzione delle IgE è sotto lo stretto
controllo dei linfociti Th2. Lo squilibrio verso Th2 è un fattore che
predispone a tutti i tipi di malattie allergiche (raffreddori, asma, rash
cutanei, etc..).
"Sono disponibili numerosi dati che mostrano che rinite allergica, asma
bronchiale allergico, dermatite atopica, rappresentano il risultato di una
risposta Th2 nei confronti di antigeni ambientali innocui (allergeni)" dr
Zironi RC, Le allergie, nuove ricerche e sperimentazioni, Divisione
Aggiornamento e Cultura, Homeopharm, 1999
"In presenza di infiammazioni autoimmuni o allergie croniche a causa di una
funzione Th2 predominante, una vaccinazione porterebbe la funzione Th2 a
predominare ancora di più, aggravando lo squilibrio del sistema immunitario
e predisponendo l'individuo a sviluppare asma, eczema, allergie primaverili,
intolleranze alimentari ed eventualmente autoimmunità e produzione di
auto-anticorpi" dr Philip F. Incao, 1997.
Imani & Proud hanno dimostrato una correlazione tra le vaccinazioni e i
parametri biochimici responsabili per l'attivazione dell'asma infantile. La
probabilità di avere asma era doppia in una popolazione di bambini che aveva
ricevuto il vaccino triplo DPT (difterite tetano pertosse) rispetto a quelli
che non lo avevano ricevuto
(Hurwitz & Morgensten, Department of Epidemiology, Los Angeles Medical
School).
IL-9 (InterLeukina 9) è una di quelle sostanze Th2 che diventa iper-attiva,
che sopprime la funzione Th1 e che, insomma, vi condanna ad avere l'asma.
Ricercatori alla McGill University e all'Istituto Pasteur hanno scritto sul
Journal of Allergy and Clinical Immunology che se si riesce ad abbassare il
numero di IL-9, ciò aiuterà a trattare e a prevenire l'asma.
Predominanza di Th2 coincide con depressione di Th1, cosa che favorisce lo
sviluppo di infezioni virali croniche (virus influenzale o altri, ma anche
candida), perché l'organismo non riesce più ad arginare e scacciare entità
virali e batteriche aggressive.
È come se noi davanti ad una mela messa sul tavolo ci mettessimo a piangere
(in uno stato di squilibrio verso Th2 il riconoscimento scatena
inesorabilmente sintomi esasperati, iperattività Th2 fuori luogo) e comunque
non riuscissimo a mangiarla perché non abbiamo denti o altro (Th1 depresso,
impossibile fagocitare l'elemento esterno)
I vaccini, tutti i vaccini, sono immunosoppressori (per la precisione
deprimono Th1).
Essi riducono la nostra immunità attraverso molti meccanismi importanti:
1) I vaccini contengono sostanze chimiche (formaldeide) e metalli tossici
(mercurio e alluminio) che hanno un forte effetto di depressione immunitaria
(Th1, ridotto numero di macrofagi). Il mercurio è il più allergizzante dei
metalli insieme al nichel (Th2, iperattività IgE, IgM).
2) I vaccini contengono tessuti e materiale DNA/RNA di altri animali, che
hanno l'effetto di deprimere il sistema immunitario attraverso un meccanismo
di rigetto dell'organismo di cellule estranee.
3) I vaccini alterano il rapporto di linfociti T helper/ linfociti
soppressori. Tale parametro è un indicatore chiave del grado di funzionalità
del sistema immunitario.
4) I vaccini alterano l'attività metabolica di neutrofili polimorfonucleari
(NPM) e riducono la loro capacità fagocitante. Gli NPM rappresentano la
difesa dell'organismo contro batteri e virus.
5) I vaccini sopprimono la nostra immunità non solo sovraccaricando
l'organismo con mercurio ed altro materiale estraneo, ma anche introducendo
virus attenuati e patogeni. Mentre le tossine nei vaccini rallentano il
sistema immunitario, i virus si instaurano e mutano preparando l'attacco.
6) I vaccini intasano il nostro sistema linfatico e i linfonodi con grandi
molecole di proteine che essendo state iniettate direttamente nel sangue,
non sono state adeguatamente ridotte dai processi digestivi.
7) I vaccini impoveriscono il nostro organismo di elementi essenziali per la
vitalità immunitaria, quali vitamina C, A e zinco. Questi nutrienti
permettono ai globuli bianchi e ai macrofagi di funzionare in maniera
ideale.
8) I vaccini sono neurotossici, rallentano il livello di trasmissione
nervosa e di comunicazione al cervello ed altri tessuti. Ora noi sappiamo
che alcuni linfociti comunicano direttamente con il cervello attraverso una
complessa serie di neurotrasmettitori. Alterare questi fattori avrà
conseguenze anche sulla immunità.
Una forte polarizzazione verso Th2 è caratteristica di patologie autoimmuni
e sclerosi sistemiche e produzione di auto-anticorpi. Elevati livelli di
anticorpi alle proteine di base della mielina cerebrale sono riscontrati in
oltre il 95% dei bambini autistici secondo gli studi del Dr Singh.
Th1 (cioè i linfociti T helper di tipo 1) produce una serie di modulatori
immunitari molto importanti: interferone gamma, interleukina (IL)-2 e TNF,
tumor necrosis factor.
Uno studio pubblicato dal Journal of Infectious Diseases ha documentato una
diminuzione di produzione di interferone causata dal vaccino del morbillo.
Questo declino persisteva per un anno dopo la vaccinazione, periodo cui fu
limitato tale studio. L'interferone è una sostanza prodotta da Th1 che rende
l'organismo resistente alle infezioni. Cioè il risultato finale è che i
vaccini portano ad una maggiore vulnerabilità alle infezioni.
Ed in effetti fu scoperto da uno studio pubblicato dalla rivista American
Journal of Public Health Investigators nel 1990 che, su un campione di 3437
casi di polio nello stato di New York, le vittime avevano probabilità doppia
di avere ricevuto il vaccino DTP nei due mesi precedenti la comparsa del
polio rispetto ai bambini di controllo.
Più recentemente, in un'epidemia di polio nello stato di Oman, è stato
dimostrato che le vaccinazioni DPT, difterite tetano pertosse, avevano
causato la comparsa di polio paralitico.
Nello studio pubblicato sulla rivista The Lancet fu confermato che una
percentuale significativamente elevata di questi bambini con polio avevano
ricevuto una vaccinazione DTP nei 30 giorni precedenti la comparsa del
polio.
I vaccini DTP sopprimono la capacità del corpo di combattere il virus del
polio.
Fino a poco tempo fa veniva spiegato che il meccanismo di azione dei vaccini
era semplicemente che essi causano un aumento di livelli di anticorpi contro
un antigene specifico di una malattia (virus o batterio).
Oggi la scienza ha appreso che il sistema immunitario umano è più complicato
di quello che si era pensato e si distinguono schematicamente almeno due
categorie differenti, Th1 e Th2.
Non risulta difficile comprendere perché, contrariamente a quanto ipotizzato
in passato, i vaccini non rafforzano o sostengono il sistema immunitario nel
suo complesso.
Anzi predispongono ad infezioni ed allergie, rispettivamente perché
deprimono Th1 e spostano l'equilibrio verso Th2.
Ecco di cosa stiamo parlando. Di un baratto in cui otteniamo una specifica
immunità di 3-4 anni (temporanea) verso un virus innocuo (per es. morbillo)
al posto di una depressione generalizzata del sistema immunitario.
Germi e virus sono pleiomorfici, cioè possono cambiare e adattarsi a secondo
dell'ambiente in cui si vengono a trovare. Germi e virus possono instaurarsi
e mutare in un organismo limitatamente alle condizioni biologiche che
trovano in esso.
Più queste condizioni sono squilibrate, più i virus avranno la possibilità
di mutare nelle forme più aggressive.
Le vaccinazioni deprimono le funzioni immunitarie dell'organismo e ciò ci
rende suscettibili a contrarre una serie illimitata di altre patologie. È un
atteggiamento molto infantile pensare che noi possiamo prendere un vaccino
per un solo virus, per es. influenzale, e mai ammalarci delle tante altre
varietà di influenza esistenti, specialmente perché i virus possono mutare
così velocemente quando ci sono condizioni a loro favorevoli.
Vaccini e soppressione immunitaria
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vedi anche: Studio del dr. Montinari sui Danni dei Vaccini
Un progetto intrapreso all'inizio del 1900, vuole eliminare "alcune" razze
umane !
Avete paura delle armi batteriologiche ?
Credete davvero che siano i classici "terroristi" ad eventualmente
utilizzarle ? Noi crediamo che tali armi siano state già diffuse da
parecchio tempo e che i veri fautori si trovino, come al solito, mischiati
anche tra il personale del governo americano....colluso con i produttori di
farmaci, vaccini e chimica...
vedi: http://www.topsecret.naturalia.net/medicina/default.php?IDArticolo=62
--
dr. G. Paolo Vanoli (I2VGP) - Giornalista pubblicista - Consulente in
Scienza della Nutrizione e Medicine biologico Naturali
http://www.mednat.org