Father McKenzie
2011-09-25 09:08:04 UTC
Mi contraddico, ma quando ci vuole ci vuole: la colpa non è solo della
Gelmini, né del mitico collaboratore che semina errori nei comunicati
del ministero o nei quesiti delle prove d'esame.
I media del nostro paese, per esempio, hanno reagito con ritardo- per
fortuna c'è internet- e tutto sommato minimizzando, segno che i
giornalisti ne capiscono quanto la Gelmini, ovvero poco meno di una
sega. E i politici? Reazioni zero, quando per ogni sciocchezza sono
avvezzi ad accapigliarsi per mesi.
Solo a notizia sbandierata su Facebook, Twitter e newsgroups, quindi
impossibile da ignorare, i primi hanno tossicchiato qualche articolo per
poi tornare a occuparsi d'altro, i secondi hanno preferito fischiettare.
Mi sembra di vederli sfogliare nervosamente i testi di fisica del liceo
per cercare di raccaprezzarsi.
In USA o in Inghilterra i giornali avrebbero divorato in un battibaleno
un ministro dimostratosi così sfacciatamente ignorante, per di più se il
suo dicastero comprende la ricerca scientifica... Invece i nostri?
Il vero problema, però, è un altro. Il solito. Il problema di un paese
in cui la cultura scientifica è sempre stata tenuta scarsamente in
conto, confinata a scuola in un numero ridicolo di ore e umiliata dalla
scarsità dei mezzi a disposizione. Quante scuole hanno un laboratorio
attrezzato di fisica, o di chimica? Quanti insegnanti comprano di tasca
propria materiali e software per offrire qualcosa di diverso dalla
solita lezione frontale?
Pensate alla materia chiamata scienze naturali al superiore. Qualcuno
dirà non c'entra, invece c'entra perché paradigmatica della
comsiderazione dedicata alle scienze nella scuola. Scienze naturali
ingloba chimica, biologia, geologia, geografia astronomica, politica ed
economica, tutto afgfidato a un insegnante, laureato in ua sola di
queste materie, ça va sans dire, mentre ciascuna disciplina meriterebbe
un proprio corso con u numero adeguato di ore. Il ministro provvede?
Macché, mette il carico, creando "scienze integrate", insegnamento per i
bienni tecnici che accorpa fisica e chimica come si accorpano le classi
trasformandole in affollati bus all'ora di punta, invivibili e
inefficaci didatticamente. Questa la situazione da cui nascono le Gelmini.
Gelmini, né del mitico collaboratore che semina errori nei comunicati
del ministero o nei quesiti delle prove d'esame.
I media del nostro paese, per esempio, hanno reagito con ritardo- per
fortuna c'è internet- e tutto sommato minimizzando, segno che i
giornalisti ne capiscono quanto la Gelmini, ovvero poco meno di una
sega. E i politici? Reazioni zero, quando per ogni sciocchezza sono
avvezzi ad accapigliarsi per mesi.
Solo a notizia sbandierata su Facebook, Twitter e newsgroups, quindi
impossibile da ignorare, i primi hanno tossicchiato qualche articolo per
poi tornare a occuparsi d'altro, i secondi hanno preferito fischiettare.
Mi sembra di vederli sfogliare nervosamente i testi di fisica del liceo
per cercare di raccaprezzarsi.
In USA o in Inghilterra i giornali avrebbero divorato in un battibaleno
un ministro dimostratosi così sfacciatamente ignorante, per di più se il
suo dicastero comprende la ricerca scientifica... Invece i nostri?
Il vero problema, però, è un altro. Il solito. Il problema di un paese
in cui la cultura scientifica è sempre stata tenuta scarsamente in
conto, confinata a scuola in un numero ridicolo di ore e umiliata dalla
scarsità dei mezzi a disposizione. Quante scuole hanno un laboratorio
attrezzato di fisica, o di chimica? Quanti insegnanti comprano di tasca
propria materiali e software per offrire qualcosa di diverso dalla
solita lezione frontale?
Pensate alla materia chiamata scienze naturali al superiore. Qualcuno
dirà non c'entra, invece c'entra perché paradigmatica della
comsiderazione dedicata alle scienze nella scuola. Scienze naturali
ingloba chimica, biologia, geologia, geografia astronomica, politica ed
economica, tutto afgfidato a un insegnante, laureato in ua sola di
queste materie, ça va sans dire, mentre ciascuna disciplina meriterebbe
un proprio corso con u numero adeguato di ore. Il ministro provvede?
Macché, mette il carico, creando "scienze integrate", insegnamento per i
bienni tecnici che accorpa fisica e chimica come si accorpano le classi
trasformandole in affollati bus all'ora di punta, invivibili e
inefficaci didatticamente. Questa la situazione da cui nascono le Gelmini.
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Atti, 2:44-48 e 4:32-37
Atti, 2:44-48 e 4:32-37