Post by Diego BPurtroppo pero' come dice giustamente Socratis, i farmaci
rappresentano un business gigantesco (talmente grande che
personalmente me ne sfuggono le dimensioni in termini di
risorse/denaro in gioco) e siamo continuamente bersagliati
da informatori farmaceutici che continuano a rompere le
scatole
Purtroppo il problema non si limita alla rottura di scatole
ai medici, ma è molto più grave!
La politica delle multinazionali del farmaco, gestisce la
malattia, gestisce la dipendenza dal farmaco, e dove un
farmaco sembra far bene a qualcosa sta preparando la
necessità di un altro farmaco in modo tale che il paziente
diventi un succulento consumatore di farmaci.
Come dire entri con un piccolo problema e te ne vengono
una quindicina, ma quanto ci amano questi missionari
della salute, ci amano a tal punto che non ci permettono
neanche di morire in pace, ci curano anche da morti
cerebrali.
Conosco gente che accudisce figli vegetali in casa,
li imbottiscono di tranquillanti, li imboccano perchè
non sono in grado nè di capire nè di muoversi, gli danno
la pensione per far vivere quel vegetale e gli danno la
pensione di accompagnamento, magari rovinando la vita
alla mamma che si consuma per far vivere un vegetale che
doveva essere morto da 30 anni!
Tempo fa un anziano mi disse che prendeva un farmaco
per la prostata che costava 250E a scatola, e aggiunse,
ma tanto non lo pago io, lo paga la mutua!
Ma chi la paga la mutua ? magari i tuoi figli ??
Cut
Post by Diego BCio' che Socratis non sa (o non dice) e' che purtroppo anche la
maggioranza dei medici
(ossia i medici onesti) si trovano a dover prescrivere farmaci sotto
licenza perche' indiscutibilmente piu' efficaci/sicuri dei principi attivi
(in genere, farmaci piu' vecchi, tanto da non essere piu' sotto licenza appunto).
Ma chi vuoi che gestisca le licenze ?
Stai tranquillo che se gli conviene smaltire una certa sostanza
che gli avanza, la licenza se la comprano, quindi vengono da te
e ti dicono che quel farmaco è fenomenale ma va abbinato a
quell'altro.
I medici saranno sempre più incapaci di curare la persona,
curano gli organi dividendosi i compiti, pertanto l'uno non sa
quello che fa l'altro e in queste condizioni ha buon gioco
l'industria che è l'unica a pilotare gli indottrinamenti, infiltrandosi
nei luoghi che contano, istituti di ricerca e università.
Post by Diego BUn esempio su tutti e' il clopidogrel, un antiaggregante piastrinico,
estremamente
attivo nei pazienti con infarto sottoposti ad angioplastica primaria.
Si potrebbe
sicuramente prescrivere la ticlopidina, farmaco classico che condivide
almeno in parte
il meccanismo d'azione del clopidogrel (antagonismo competitivo dei
recettori per l'ADP
sulla membrana piastrinica), ma diversi recenti studi (COPERNICUS,
CURE...)
hanno tutti dimostrato che il clopidogrel protegge in modo
significativamente migliore della
ticlopidina da reinfarto dopo angioplastica, anche se purtroppo costa
qualcosa come
200 euro al mese (scusatemi, non sono aggiornato sui prezzi perche'
manco dall'Italia da un po')
vs la manciata di pochi euro della ticlopidina.
Probabilmente questo farmaco è solo una variante del primo
con sottrazione o aggiunta di altro principio, ma poichè è
ancora un loro segreto, ne approfittano e lo vendono quanto
gli pare, se ci fosse qualcuno sveglio potrebbe analizzarlo
e trovare che la sua composizione è più semplice di quell'altro.
Post by Diego BLa domanda e': se fossi tu a dover decidere per un tuo caro (facciamo
le debite corna) cosa prescriveresti ?
E' proprio su tale sentimento di paura della morte che si
inducono gli uomini a svenarsi prima, ma almeno muoiono
poveri e strermati per la paura stessa della morte.
Dove sono gli eroi Greci, e quelli Romani ?
Post by Diego BCome vedete, e come sempre nella vita, la realta' e' estremamente
complessa, e sfugge a facili generalizzazioni.
Non ti preoccupare, lascia che venga ciò che deve venire!
La tua preoccupazione non risolve i problemi, li aggrava.
Ciao. Socratis